Tra il 2004 e il 2015 nasce il Cantunal, Museo-laboratorio sulla costruzione alpina: una struttura volta all’approfondimento della cultura materiale locale e dell’antropizzazione deiterritori montani, dotata di spazi didattici-museali.
Il manufatto è messo in stretta relazione col territorio circostante ovvero con i siti di prelievo dei materiali utilizzati nelle costruzioni locali (cava di lose, forni da calce, cave di sabbia e bosco), raggiungibili attraverso i sentieri e valorizzati da installazione site-specific.
Il Cantunal ha contribuito in questi anni al rafforzamento del senso di identità della nutrita comunità cellese che, soprattutto d’estate, si ritrova nella borgata Castellaro (specie in occasione dell’antico rito della Baìo, il carnevale alpino), ha attratto numerosi visitatori interessati al tema, studiosi e studenti (è con il Lazzareto del Caudano di Stroppo l’edificio simbolo dell’architettura civile medioevale di valle), è stato inoltre assai utilizzato per convegni, incontri, presentazioni, festeggiamenti.
Il Cantunal presenta significativi caratteri sia in riferimento al tema che più lo contraddistingue (l’architettura e la costruzione storica alpina) sia in riferimento agli aspetti storici, antropologici, sociali che sono correlati al manufatto. La popolosa comunità rurale che qui ha abitato per secoli, florida fino allo spopolamento del Novecento, è in qualche modo ancora riconoscibile attraverso la lettura e interpretazione delle tracce materiali e culturali del luogo, se ne può facilmente ripercorrere l’epopea anche grazie alle numerose testimonianza raccolte e organizzate dal gruppo di lavoro comunale, si può leggere facilmente nel territorio agricolo circostante il riflesso delle alternate dinamiche di espansione e contrazione demografica. Il Cantunal, quindi, non è semplicemente il museo di sè stesso, quanto piuttosto un elemento simbolo di questa cultura di cui oggi più che mai si incentiva la riscoperta.
Testo di Roberto Olivero
